AZIENDA AGRICOLA ANTEO
LOCALITÀ: LOCALITA' CHIESA,ROCCA DE' GIORGI (PV)
PROPRIETARIO: ETTORE ED ANTONELLA CRIBELLATI
ENOLOGO: ALDO VENCO
AGRONOMO: MASSIMO MODENA
PRODUZIONE ANNUA: 100.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 22
L’AZIENDA E LE PERSONE
Nostro padre, oltrepadano Doc, imprenditore in un altro settore, fece un sogno già "in tarda età" e lo realizzò.
Avendo un'indole poetica evocò Anteo, gigante invincibile finché legato alla madre terra (Gea). Intuì le grandi potenzialità del terreno calcareo/marnoso presente a Rocca de' Giorgi solo a quest'altitudine (400 mt circa), unito al particolare microclima.
Fondò Anteo, assieme ad altri soci, nel 1981, sui resti di un'antica fattoria di religiosi presso la chiesetta di S.Michele (origini longobarde) e vi costruì un'affascinante cantina interrata per produrre e conservare grandi spumanti.
La forza di Anteo sta dunque nel terroir dove, non a caso, fu piantato per la prima volta in Italia il pinot nero (1870 circa). Il nobile ma esigente vitigno proveniente dalla Francia ha qui trovato un habitat ideale, come ben sanno gli anziani contadini che indicano come eccellenza il Pinot "dla Roca", diffuso in seguito in tutto l'Oltrepò.
Noi figli, pur provenendo da altre formazioni, nati comunque in questa terra ci siamo immersi totalmente nel sogno paterno e nell'avventura di produrre grandi spumanti ma anche vini, valorizzando questo territorio, bellissimo ed incontaminato. La nostra vocazione deriva quindi dalla terra, circa 30 ha di vigneti di proprietà in corpo unico, il nostro compito è elaborare con sapienza il dono della natura.
IL TERRITORIO
Nella nostra azienda il Pinot Nero viene allevato con grande passione e rispetto della natura. I trattamenti fitosanitari sono ridotti al minimo, in quanto sostituiti dalla lotta integrata, e contemplano l'uso di prodotti non di sintesi, mentre la concimazione dei terreni è solo organica e riequilibrante.
L'inerbimento naturale del terreno di cui fummo precursori (risale agli anni '80) salvaguarda da erosioni e smottamenti che provocherebbero perdita di sostanza organica ed inquinamento della falda acquifera, riducendo nel contempo la quantità prodotta.
Infatti, per ottenere uva di qualità nei vecchi vigneti piantati a circa 3000 ceppi per ettaro, le rese unitarie sono molto più basse di quanto previsto dal disciplinare Doc. Gradualmente li stiamo sostituendo con barbatelle accuratamente selezionate con fittezza di circa 5.000 ceppi per ettaro: diminuirà così la produzione unitaria per ogni singola vite, esaltando ancora di più la qualità delle uve.
In estate, ove necessario, si procede al diradamento, eliminando i grappoli distali nelle viti troppo cariche, per favorire la maturazione ottimale degli altri. Nella seconda metà di agosto si effettuano test sull'uva creando “le curve di maturazione ”, che determinano l'epoca di vendemmia ottimale.
A tempo debito, quindi, si procede alla raccolta manuale dei grappoli in piccole ceste forate; si attuano due passaggi per ogni vigna al fine di fare adeguata selezione tra quanto già maturo e quanto ancora può assorbire con giovamento i dolci raggi del sole di settembre.
LA FILOSOFIA
L'Oltrepò Pavese, maggior produttore di vino di tutta la Lombardia, è terra di antichissime tradizioni vinicole. Già lo storico romano Strabone, infatti, la definiva “contrada del popolo dalle grandi botti”. La vastità e la complessità del territorio danno origine a differenze notevoli di terreno, altitudine e microclima tali da rendere naturale la coltivazione di vitigni diversi. Tra di essi vi è il Pinot Nero, vitigno tanto nobile quanto difficile da coltivare. In molte famose zone viticole del mondo è stato sperimentato, ma è stato poi abbandonato. In Oltrepò Pavese, invece, il Pinot Nero ha trovato buon habitat e ha assunto notevole importanza, tant'è che l'Oltrepò è il più grande produttore al mondo di questo vitigno, ovviamente dopo Borgogna e Champagne.
L'azienda agricola Anteo sorge nella fascia est del comune di Rocca de' Giorgi, ai confini con la Valle Versa, in una zona che viene considerata come il cru più vocato dell'intero Oltrepò Pavese per il vitigno Pinot Nero. Proprio qui, infatti, nella seconda metà dell'Ottocento, venne svolta un'accurata indagine pedoclimatica per mettere a dimora le prime piantine di origine francese. Tutti gli studi successivi hanno confermato senza ombra di dubbio la grande vocazione del territorio di Rocca de' Giorgi.