ENDRIZZI
LOCALITÀ: MASETTO 2 – SAN MICHELE ALL’ADIGE (Trento)
PROPRIETARIO: PAOLO ENDRICI
ENOLOGO: VITO PIFFER
AGRONOMO: N.D.
PRODUZIONE ANNUA: CIRCA 600.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 55
L’AZIENDA
L’attività degli Endrici (un tempo de’ Endrici, oppure Endrizzi nel dialetto locale) si svolge tutta intorno all’antico edificio del Masetto di San Michele all’Adige, un luogo storico per conquistare il quale nel 1797 Napoleone dovette combattere una cruenta battaglia. Gli Endrici vi giunsero nel 1885 e, con Francesco ed Angelo, svolsero un ruolo di autentici pionieri per la viticoltura locale introducendo già nel primo Novecento i pregiati vitigni cabernet sauvignon e merlot, senza tralasciare di valorizzare importanti varietà locali come teroldego e lagrein. Attualmente è la quarta generazione della famiglia a prendersi cura dell’azienda.
LE PERSONE
Alla guida della storica cantina Endrizzi vi sono oggi Paolo Endrici insieme alla moglie Christine, architetto di origine tedesca, che continuano la tradizione ultracentenaria di famiglia con grande impegno e passione, impreziosendola con la ricchezza derivante da due diverse matrici culturali. Con Thomas Kemmler, fratello di Christine, nel 2000 gli Endrici si sono lanciati in una nuova avventura, decidendo di cimentarsi anche con una delle zone viticole toscane di maggior interesse, la Maremma. Su trenta ettari di terreno nei pressi di Magliano è nata così l’azienda Serpaia.
LA FILOSOFIA
Ecosostenibilità è la parola d’ordine ed il modus vivendi di Paolo e Christine Endrici, uno stile di vita salubre in cui la salvaguardia dell’ambiente ispira da anni la loro filosofia produttiva. I vini Endrizzi sono il frutto di una serie di azioni in cui sono ridotti al minimo gli elementi estranei all’uva, che viene coltivata su terreni vivi, capaci di trasmettere ai grappoli le sostanze minerali che poi impreziosiranno ogni bicchiere. Anche la cantina, tra le più antiche del Trentino, si è rinnovata attraverso un progetto architettonico all’avanguardia, molto attento alla minimizzazione dell’impatto ambientale. La nota dominante delle nuove strutture è data dalla ricca dotazione tecnologica: l’acciaio modellato in tante forme (serbatoi, scale, attrezzature tecniche, tubazioni, passerelle) ed esaltato da fasci di luce in ambienti semibui (pareti e soffitto di colore nero) assicura un’emozione visiva unica.
IL TERRITORIO
San Michele all’Adige è un borgo nato ai piedi dell’antico monastero agostiniano fondato nel XII secolo dai conti di Appiano. Riparato sul versante sud delle Alpi, dove il mite clima mediterraneo e quello più rigido continentale si incontrano, è da sempre un importante centro di produzione vitivinicola, attività promossa a partire dal Medioevo proprio dai monaci dell’Abbazia. Le forti escursioni termiche giornaliere e la brezza regolare proveniente dal Lago di Garda favoriscono la maturazione di grappoli sani e stimolano la formazione della ricca impronta aromatica che sta alla base della qualità dei vini della zona.