Giovanni Dri- Il Roncat

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 GIOVANNI DRI - IL RONCAT

LOCALITA': FRAZIONE RAMANDOLO, VIA PESCIA, 7 – NIMIS (UDINE)
PROPRIETARIO: GIOVANNI DRI
ENOLOGO: STEFANIA DRI
AGRONOMO: GIOVANNI DRI
PRODUZIONE ANNUA: CIRCA 50.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 10

L’AZIENDA

Già ai primi del Novecento la famiglia Dri godeva di meritata fama per la produzione di ottimi vini a Ramandolo. L’attuale owner, Giovanni, è subentrato al padre nella guida dell’azienda nel 1968. Precedentemente aveva lavorato alcuni anni per il Ministero dell’Agricoltura a Venezia, ma il richiamo della sua terra è stato troppo forte; più forte anche del disastroso terremoto che ha devastato il Friuli nel 1976, in seguito al quale i Dri si sono ritrovati a dover operare in una disagiata cantina. Nel 1990, finalmente, la ricostruzione: un centro aziendale tutto nuovo, dall’architettura d’avanguardia ma, nello stesso tempo, semplice e funzionale, dove continuare a produrre con rinnovato vigore vini presto divenuti celebri in Italia e nel mondo, primo fra tutti il dolce ed eccellente Verduzzo da tutti conosciuto come “Ramandolo”.

LE PERSONE

“Migliore di gran lunga tra i vignaioli della sua zona, stimo Giovanni Dri per quel suo Ramandolo fresco, fruttato e schietto, di stoffa giovane e sensuale, di pieno carattere e razza”. Questa l’opinione espressa da Luigi Veronelli su Giovanni Dri, un sognatore innamorato delle sue vigne, ma anche un abile imprenditore, tanto da essere riuscito a trasformare il fazzoletto di terra ereditato dal padre in un’azienda moderna, tra le più stimate del Friuli. Per anni ha lottato senza mai scoraggiarsi contro le difficoltà di vigneti impervi, contro la scomodità di una vecchia cantina, contro la miopia delle leggi che impedivano un deciso sviluppo qualitativo della nostra viticoltura, persino contro quel sisma che colpì duramente le poche strutture esistenti. Giovanni è un uomo che si vanta d’aver fatto tutto da solo, dalla vigna ai piedi del monte fino alla costruzione della nuova cantina, sognata per anni e realizzata con materiali naturali ed antichi. Forse, però, non sarebbe riuscito a portare a termine con tanto successo i suoi progetti se al suo fianco non avesse avuto la moglie Renata, che da sempre collabora con lui e lo sostiene, e dal 1997 anche le due figlie Carla e Stefania, quest’ultima laureata in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Udine, contagiate e coinvolte da una passione che sembra proprio scorrere potente nelle vene della famiglia Dri.

LA FILOSOFIA

La valorizzazione del Ramandolo, dolce passito da uve verduzzo, è sempre stato il primo impegno di Giovanni Dri, che con caparbietà ha saputo diffonderne l’immagine e farne conoscere la qualità ben al di là del ristretto ambito locale. Vigneti perfetti, razionali, progettati per dare uve di altissima qualità e niente tecnologie sofisticate in cantina: sta tutta qui la filosofia aziendale, la ricetta giusta per raggiungere e mantenere risultati d’eccellenza. Grande lavoratore, ben ancorato alla tradizione ma al contempo tutto teso al futuro, Giovanni ha un unico, fondamentale segreto: considerare i suoi vini sempre imperfetti, così da mantenere vivo lo stimolo ad inseguire traguardi qualitativi sempre più elevati.

IL TERRITORIO

Ramandolo è l’estremo lembo dei colli coltivati in provincia di Udine, ai confini di Austria e Slovenia. Piccola frazione del comune di Nimis a ridosso del Monte Bernadia, dal 2001 dà il nome alla prima Docg concessa in Regione. L’azienda Dri si trova al centro di questo territorio estremo, ma assai vocato alla coltivazione della vite. I vigneti di proprietà si estendono per 10 ettari, sovrastati dalla chiesetta quattrocentesca che compare anche sulle etichette dei diversi vini prodotti. Le viti affondano le radici in terreni formati da marne di origine eocenica, localmente chiamate “cremen”, ad altitudini comprese tra 350 e 370 metri s.l.m. Il clima della zona è tipicamente continentale, ma la montagna ripara le vigne dai venti freddi provenienti dal nord, dando vita ad un microclima del tutto peculiare nel quale le uve non maturano prima del mese di ottobre, consentendo alla forte escursione termica giornaliera che caratterizza il mese di settembre di arricchire gli acini di un’intensa aromaticità. Tutti i vigneti dei Dri conservano i loro nomi storici, tra cui “Il Roncat”, termine dispregiativo che indica una collina ostica (in friulano significa “brutto vigneto”), ma capace di dare i vini migliori. Per questo è stato scelto per identificare l’azienda e i suoi vini più importanti.

I PRODOTTI

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