Il Mondo delle Anfore

Il Mondo delle Anfore
20 Dicembre 2018 Claudia Marinelli

Fra storia e contemporaneità

Un percorso lungo più di 6000 anni

Qualche giorno fa si è svolto a Impruneta, vicino Firenze, nell’Antica Fornace Agresti una bellissima manifestazione biennale internazionale che si chiama “La Terracotta e il vino”. Il luogo è di per sé molto suggestivo e i banchi di degustazione si snodavano fra gli spazi che un tempo erano adibiti a produrre bellissime “terracotte” di ogni tipologia e forma. Ma se il vino si produceva 6000 anni fa in anfora, oggi che senso ha produrlo con questa tecnica antica se abbiamo molte più tecnologie moderne a disposizione? Questa è una bella domanda, a cui si potrebbe rispondere: “forse per moda?”. Sinceramente io non mi sentirei di dare una risposta così semplice e troppo superficiale, perché la questione è molto più complessa e affascinante. Credo che chi produce in anfora da anni, lo fa con una grande consapevolezza, poiché è un lavoro molto più complicato rispetto alle vinificazioni tradizionali; un esempio pratico è il confronto fra l’utilizzo delle barrique Vs anfora! Immaginate di fare gli stessi lavori di cantina con un orcio e con una botte, con il primo ci vuole molta più attenzione perché il contenitore fatto di argilla è molto più fragile! Il convegno è stato davvero molto istruttivo, un percorso a ritroso di quello che era la produzione antica negli orci o anfore, doli, talha, qvevri, questi alcuni nomi dati alle anfore a seconda del paese di origine. Ma la cosa veramente stupefacente è la contemporaneità di questa tecnica di vinificazione, che è fatta da un dialogo costante fra le due parti della storia: quella antica, archeologica e quella di oggi. I relatori hanno tenuto a precisare che non ci deve essere associazione di idee, fra gli orange wine, vini naturali e la vinificazione nelle anfore, perché i primi due sono stili, modalità diverse di fare vino, mentre l’ultima è tecnologia. La strada è ancora lunga per avere delle maggiori certezze, ma sicuramente gli studi sulle argille in relazione alla loro provenienza, sta dando i suoi primi frutti. Anche su i tempi di cottura dei recipienti, ci sono valutazioni attente: più o meno cotti per esempio, possono offrire misure diverse di porosità, che è correlata alla micro ossigenazione del vino. Questi sono elementi che possono contribuire alla diversa evoluzione del vino.

I vini vinificati in anfora sono molto interessanti dal punto di vista degustativo e ci offrono sensazioni non facili da catalogare in quello che già conosciamo, ma che ci inducono a fare un percorso interiore, se volete, intrigante e pieno di sorprese. Il Dr Paul J. Write della Oxford University nel suo intervento ha voluto precisare: “in questo momento storico dove la cultura viene relegata ad essere un di più…Il mondo del vino è cultura!”.

Io aggiungerei che è una cultura in continuo cambiamento e che ci offre sempre molteplici spunti di riflessione e assaggio.

Crediti fotografici: Ufficio Stampa di Terracotta e Vino e Zorah Wines

Chiudi

Sei in possesso di username e password?
Inseriscili qui.



Sei in possesso di uno dei nostri codici?
Inseriscilo qui.


Inserisci la tua email.
Riceverai la tua password tramite email