Le persone preferiscono il digitale
La vendita è in crescita
Il vino a domicilio è una delle scoperte di Milano ai tempi del coronavirus. Un po’ per il timore di entrare al supermercato, un po’ per degustare etichette non presenti in grande distribuzione, e un po’ anche per fare rifornimento senza dover muovere la macchina, i milanesi stanno incrementando le richieste a tripla cifra. Ad affermarlo è Tannico, sito di e-commerce leader tra gli specialisti del vino (con 20 milioni di ricavi ottenuti lo scorso anno). Marco Magnocavallo, fondatore e amministratore del portale, racconta a Business of Milan: “La settimana scorsa, dal 9 al 15 marzo, l’aumento degli ordini è stato del 180% rispetto alla terza settimana di febbraio, che ha preceduto l’emergenza in corso. L’aumento generale per l’Italia è stato del 170%, quindi Milano è sopra la media”. I vini scelti? “Notiamo un leggero abbassamento del prezzo medio per bottiglia. Questo potrebbe significare che il criterio dell’urgenza ha prevalso sul piacere, che in genere caratterizza l’acquisto di vino online. In pratica, i milanesi hanno fatto scorta”.
La scoperta del delivery riguarda non solo gli specialisti dell’online, ma anche le tradizionali enoteche che si sono adattate ai tempi assicurando le consegne a domicilio. Molte di queste integrano con le spedizioni domestiche la continuazione dell’attività a livello “fisico”, come ci racconta Antonella Ricciardi dell’Enoteca Ronchi Ricciardi. “Perché noi siamo aperti, anche se per le persone non è così automatico pensare che l’enoteca è paragonabile a una bottega di generi alimentari”. Così, se per i primi due giorni non è entrato praticamente nessuno in negozio, pian piano la clientela ha preso fiducia. E, soprattutto, ha iniziato a chiamare o a collegarsi al sito per le consegne in casa. “La consegna avviene in giornata se l’ordine viene effettuato entro le 14”, precisa. Le richieste di delivery riguardano perlopiù Milano e sono prevalentemente legate alle bollicine: Prosecco, Franciacorta e Champagne.
Chi non si è ancora attrezzato, lo sta facendo ora. Signorvino, catena di ristorazione ed enoteca presente a Milano nelle location di piazza Duomo e via Dante, annuncia che il servizio dovrebbe prendere il via durante il mese di aprile. Cantina Urbana Milano ha iniziato questa settimana. La formula ideata da Michele Rimpici lungo i Navigli, con produzione interna di vino, assicura la consegna gratuita in tutta Italia con un acquisto minimo di sei bottiglie e ha attivato alcune forme di promozione sui prodotti a marchio proprio: El Mòs, Milano Bianco e Milano Rosso. La campagna social ha preso il via martedì 17 marzo. “Era un progetto, quello dell’online, che stavamo coltivando da un po’ di tempo e ora, essendo l’unica modalità possibile per vendere, l’abbiamo realizzata”, commenta Rimpici. Gli ordini sono arrivati subito e anche in quantità. “Martedì ne abbiamo fatti una ventina, più o meno gli stessi che facevamo in negozio nel periodo precedente all’emergenza, escludendo naturalmente il consumo serale”, precisa il fondatore di Cantina Urbana Milano. Fenomeno temporaneo o destinato a consolidarsi? Il futuro del delivery è oggetto di tante domande. A breve termine, la sensazione è che i milanesi stiano continuando a consumare vino (basta osservare i bidoni del vetro nei condomini) e quindi potrebbe esserci un ulteriore balzo del servizio, evitando le file ai supermercati. Magnocavallo non ne è certo: “In molti hanno fatto scorta, quindi non è automatico che tornino ad acquistare nelle prossime settimane. Inoltre, ma non me lo auguro, potrebbe arrivare qualche limitazione in più per corrieri e consegne”. Di certo sta aumentando la concorrenza. “Si stanno buttando le enoteche tradizionali, ricorrendo a formule molto artigianali come il lancio su Instagram, e anche le cantine italiane, dando una forte spinta al loro sito di e-commerce precedentemente poco attivo”, conclude il numero uno di Tannico.
Di Andrea Guolo – Business of Milan
