GUIDO BERLUCCHI
LOCALITÀ: FRAZIONE BORGONATO – CORTE FRANCA (Brescia)
PROPRIETARIO: GUIDO BERLUCCHI & C. S.p.A
ENOLOGO: ARTURO ZILIANI E FERDINANDO DELL'AQUILA
AGRONOMO: DIEGO CORTINOVIS
PRODUZIONE ANNUA: CIRCA 5.000.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 520
L’AZIENDA
La storia di questa prestigiosa casa vinicola inizia con Guido Berlucchi, discendente dei conti Lana de’ Terzi, che intorno alla metà del Novecento produceva con le uve del vigneto del castello di Borgonato il Pinot del Castello, vino bianco che risultava poco stabile in bottiglia. Per risolvere i suoi problemi tecnici, l’amico Alessandro Borghesi gli consigliò di incontrare un giovane e dinamico enologo, Franco Ziliani. Era la primavera del 1955; Ziliani si recò a palazzo Lana Berlucchi e, ispirato dalle antiche cantine sotterranee, intravide la possibilità di materializzare il suo sogno di ragazzo. È lo stesso Franco a ricordare quei fatali momenti:
«Entrai nel salotto di Palazzo Lana Berlucchi: Guido era al pianoforte. Risposi senza esitazione alle sue domande e nel salutarlo osai: “E se facessimo anche uno spumante alla maniera dei Francesi?”»
Fu l’inizio di un sodalizio e di un’avventura straordinari, che faranno di Guido e Franco gli autentici pionieri delle fortune vitivinicole della Franciacorta. Già nel 1961 furono sigillate tremila bottiglie di Pinot di Franciacorta: era nato il Franciacorta che presto ottenne i primi riscontri favorevoli dei degustatori. In pochi anni Berlucchi si affermò come Metodo Classico per antonomasia, brindisi della festa e del piacere quotidiano.
Oltre cinquant’anni di successi hanno visto l’ampliamento della produzione e della gamma dei vini prodotti, una crescita quantitativa e qualitativa che ha portato la Guido Berlucchi ad imporsi come il maggior produttore italiano di Metodo Classico. L’enfasi sulla primogenitura in Franciacorta è posta nel 2009 con il debutto di Berlucchi ’61, il Franciacorta che ricorda, appunto, nel nome l’anno della nascita del primo Franciacorta; un legame con il territorio ancor più esaltato, nell’autunno dello stesso anno, con l’entrata in scena della linea Palazzo Lana, Franciacorta Millesimati ispirati dall’elegante dimora di Guido Berlucchi, luogo dove la storia del Franciacorta ebbe fisicamente inizio.
E nel 2011, esattamente mezzo secolo dopo il primo Pinot di Franciacorta, la storia e l’importanza della casa vinicola Guido Berlucchi è stata suggellata da un francobollo commemorativo di Poste Italiane, un segno che la conferma tra le icone del Made in Italy.
LE PERSONE
I due personaggi fondamentali, gli storici fondatori dell’azienda, sono naturalmente Guido Berlucchi e Franco Ziliani. L’elegante Guido, ormai scomparso da diversi anni, era l’uomo delle relazioni, mentre il dinamico Franco, ancora ben partecipe delle vicende aziendali, s’ingegnava nella creazione di nuovi vini e apriva le cantine ai sempre più numerosi e affezionati clienti. A Berlucchi e Ziliani si unì in seguito Giorgio Lanciani, al quale va il merito di aver ideato l’etichetta ovale, entrata nell’immaginario come emblema della casa.
Oggi il cammino continua con i figli di Franco: Cristina, Arturo e Paolo, imprenditori intraprendenti e lungimiranti che hanno saputo traghettare con successo l’azienda nelle moderne dinamiche produttive e commerciali.
Eppure sono tanti i figli che Ziliani, riconosciuto padre del Franciacorta, sente attorno a sé: i vignaioli e gli imprenditori che hanno fatto di questo territorio una titolata oasi della qualità enologica.
LA FILOSOFIA
I vigneti Berlucchi in Franciacorta coprono oltre 500 ettari di territorio, tra proprietà e conferimento; una porzione importante dell’intera Denominazione, condotta con l’ausilio delle tecniche dell’agricoltura di precisione. L’alta densità dei ceppi per ettaro, unita alla potatura a cordone speronato, all’inerbimento mirato e al diradamento prevendemmiale, consente di ottenere pochi grappoli di grande qualità.
Con il progetto “Mille 1 vigna”, l’azienda ha, inoltre, continuato il programma di zonazione che era stato a suo tempo intrapreso dal Consorzio Franciacorta, un’opera che ha permesso di classificare in modo preciso tutti i vigneti aziendali. I dati sono arricchiti dalla mappatura aerea a infrarossi, attraverso la quale si ottiene una carta che fotografa la vigoria vegetativa delle vigne, permettendo operazioni in campo mirate e vendemmie scaglionate in base all’effettiva maturità delle uve. La stessa carta, attraverso un sistema satellitare, consente la campionatura mirata dei grappoli prima della raccolta.
Il modernissimo approccio utilizzato in vigna viene perfezionato in cantina grazie a un intangibile patrimonio fondato sulla lunga esperienza e su tecnologie di eccellenza che permettono la massima valorizzazione delle uve. Il centro di spremitura, tra i più avanzati d’Italia, è attrezzato con otto presse a piatto inclinato per la pressatura delicata e progressiva dei grappoli; i mosti che se ne ricavano sono suddivisi in quattro frazioni e fermentati separatamente in vasche d’acciaio o in barriques di rovere. Durante il successivo inverno si iniziano, quindi, le “prove di cuvée”: oltre duecento basi sono degustate per stabilire la personalità dei futuri Franciacorta. Dopo l’imbottigliamento, le cantine storiche custodiscono le bottiglie dai 18 ai 60 mesi, il tempo necessario alla rifermentazione e al successivo affinamento sui lieviti, che renderanno i vini della casa degni di rappresentare lo stile italiano in oltre trenta Paesi.
IL TERRITORIO
La Franciacorta, a sud del Lago d’Iseo, è un’oasi di verde in terra lombarda. Il suo toponimo risale al Medioevo, quando le sue corti erano libere dal dazio, vere e proprie “francae curtes”. Agli abitanti spettava, in cambio, la manutenzione della strada che univa Brescia ad Iseo, sul cui lago giungevano dalla Valle Camonica imbarcazioni cariche di mercanzie.
A quell’epoca nessuno poteva immaginare che le colline descritte dallo storico Gabriele Rosa come terra di povera agricoltura, di ville patrizie e di monasteri sarebbe diventata qualche secolo dopo, e in soli cinquant’anni, un grande giardino vitato, area di produzione di alcuni dei più prestigiosi e rinomati Metodo Classico italiani. In Franciacorta, tra i rilievi sinuosi caratterizzati da terreni variegati e da microclima mite e ventilato, si è, infatti, sviluppato un autentico fenomeno enologico che dal 1967 si fregia della Doc e dal 1995 dell’ancor più preziosa Docg, frutto del severo disciplinare elaborato e voluto dal dinamico Consorzio per la Tutela del Franciacorta, attivo dal 1990. Al Consorzio si affianca la Strada del Vino di Franciacorta, con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale ed enogastronomico di una zona sempre più apprezzata quale meta turistica in ogni mese dell’anno.