CANTINE GIORGIO LUNGAROTTI
LOCALITÀ: TORGIANO (Perugia)
PROPRIETARIO: FAMIGLIA LUNGAROTTI
ENOLOGO: VINCENZO PEPE, LORENZO LANDI, DENIS DUBORDIEU
AGRONOMO: ATTILIO PERSIA
PRODUZIONE ANNUA: 2.500.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 250
L’AZIENDA
Figlio di proprietari terrieri di Torgiano, terminati gli studi di agraria all’Università degli Studi di Perugia Giorgio Lungarotti affiancò subito il padre nella gestione delle attività agricole di famiglia. Dotato di forte intuito imprenditoriale, negli anni Cinquanta decise di rivoluzionarne l’impostazione attraverso la conduzione diretta dei terreni, prima affidati a mezzadri, e puntando con convinzione sulla viticoltura specializzata. Sperimentatore ardito, nel 1962 fondò le Cantina Lungarotti con la quale, accanto all’opera di recupero e valorizzazione dei vitigni autoctoni, promosse la selezione e l’adattamento di nuove varietà, seguendo e per molti aspetti anticipando le più moderne tendenze dell’enologia grazie all’applicazione di metodi razionali e tecnologie aggiornate e consapevoli. Guidato costantemente dall’amore per la terra e dalla convinzione dell’enorme potenziale del territorio umbro, insieme alla moglie Maria Grazia trasformò la sua idea da “semplice” iniziativa privata a dimensione socio-economica allargata e trainante, disegnando letteralmente “l’Umbria nella mappa enologica mondiale” e facendo emergere un territorio di grandi tradizioni ma, all’epoca, poco conosciuto. L’intuizione vincente è stata quella di creare un legame unico ed efficiente tra impresa vitivinicola e cultura, rendendo il vino elemento forte di un sistema di promozione integrata capace di garantire un insieme produttivo e turistico di straordinaria qualità. Per questo la Cantina Lungarotti si è impegnata, tra le altre iniziative, nella realizzazione del Museo del Vino e del Museo dell’Olivo e dell’Olio, creando inoltre alcune strutture per l’ospitalità degli eno-turisti, perché vino significa anche accoglienza e comunicazione. Dalla fine degli anni Novanta l’azienda, che dopo la scomparsa di Giorgio è guidata dalle figlie e dalla moglie, ha allargato la sua azione a Montefalco, dove è stata realizzata una seconda cantina che affianca quella originaria di Torgiano. L’obiettivo è sempre quello di confermare e rafforzare l’Umbria vinicola nel mondo attraverso un legame intenso fatto di volontà, ricerca e innovazione, responsabilità sociale, rispetto per l’ambiente.
LE PERSONE
Oggi la Cantina Lungarotti è un’impresa al femminile, gestita dalle sorelle Chiara e Teresa per la parte imprenditoriale e dalla madre Maria Grazia per le attività culturali. Maria Grazia, appassionata storica dell’arte, è direttrice della Fondazione Lungarotti; il suo fascino e la sua vivacità intellettuale rapiscono tutti coloro che hanno il piacere di conoscerla e di apprezzarne l’impegno a favore di un’apertura culturale che funga da supporto all’economia agricola e turistica del territorio, promossa attraverso mostre, convegni e pubblicazioni. Chiara, Amministratore Unico delle varie aziende del Gruppo Lungarotti, è laureata in agraria con studi proseguiti a Bordeaux. Imprenditrice energica, ha ereditato dal padre Giorgio l’amore per la terra, di cui confessa di conoscere a occhi chiusi profumo e sapore. Il suo motto è “mantenere, continuare, espandere”, perché al grande rispetto della tradizione e delle radici profonde associa la volontà di sperimentare tecniche e modelli di sviluppo innovativi. Teresa, figlia del primo matrimonio di Maria Grazia con il magistrato Luigi Severini, si è laureata in Enologia alla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, specializzandosi poi presso l’Institut d’Oenologie de l’Université de Bordeaux. È stata una delle prime donne enologo d’Italia ed ha creato vini che portano la sua firma, dalla cantina al nome alla grafica, dialogando sempre con il consumatore attraverso il linguaggio dell’immagine a richiamo della qualità dei vini, grazie ad un’innata capacità di far convivere enologia e comunicazione, fantasia e cura del dettaglio con naturale duttilità femminile.
LA FILOSOFIA
Fedele all’insegnamento del fondatore, Lungarotti opera nella convinzione che la qualità sia in continuo divenire, mai del tutto acquisita. Per questo è necessario sperimentare, selezionare, fare ricerca, dalla vigna alla bottiglia, con una volontà condivisa da tutti i collaboratori. Da sempre all’avanguardia nella tutela ambientale, da molti anni l’azienda applica una viticoltura eco-sostenibile attraverso pratiche di monitoraggio dell’andamento climatico, concimazione organica, controllo meccanico delle infestanti, senza l’utilizzo di diserbanti chimici o di prodotti di sintesi. Anche in cantina si attuano scelte coerenti con gli indirizzi di sostenibilità ambientale. Se modernissima è la tecnologia, antichi sono i procedimenti, con misurato uso del legno e attento controllo delle temperature; ma è soprattutto alle grotte di affinamento che è legata la tradizione Lungarotti, elemento centrale che contribuisce al carattere distintivo dei vini. Altro punto focale della filosofia Lungarotti è, infine, la tutela del paesaggio, considerato una grande ricchezza del territorio umbro e preservato con attenta cura del verde, oltre che attraverso ristrutturazioni degli storici edifici del borgo di Torgiano o dei casolari tra le vigne che mantengano e valorizzino le tradizionali caratteristiche dell’architettura locale.
IL TERRITORIO
Alle porte di Torgiano, al centro di una delle zone viticole più piccole d’Italia, è la cantina storica, cuore dell’azienda dove ha sede il centro direzionale. Sorta nel 1962 per lavorare le uve provenienti dall’accorpamento delle varie proprietà familiari, riflette l’evoluzione che in questi decenni ha caratterizzato l’enologia italiana. I vigneti si estendono per circa 230 ettari, al cui interno si evidenziano almeno cinque microzone. La varietà delle situazioni pedoclimatiche ha ispirato la scelta dei vitigni e dei portainnesti, con una leggera predominanza delle uve bianche rispetto alle rosse. Gli impianti vocati ai vini bianchi di carattere sono situati sui freschi pendii lungo la valle del Tevere, mentre le pendici delle colline sono riservate alle varietà rosse. Salendo progressivamente fino a 300 metri s.l.m., lungo la dorsale che da Torgiano porta a Brufa, si incontra, poi, un habitat ideale per la coltivazione della vite, riservato alle vigne destinate alla produzione dei cru aziendali. L’attività vitivinicola di Lungarotti non si ferma, però, a Torgiano. Le forti diversità che una regione piccola come l’Umbria sa comunque esprimere hanno rappresentato un forte stimolo tanto che, dal 1999, l’interesse dell’azienda si è rivolto anche al territorio di Montefalco. Dopo una lunga e attenta ricerca, è stata individuata a Turrita di Montefalco una proprietà che, per esposizione e tipologia dei suoli, rispondeva perfettamente al nuovo progetto: a quasi 400 metri s.l.m. sono stati impiantati circa 20 ettari dove, in vigneti che convergono a raggiera verso la nuova cantina, si coltivano sagrantino, sangiovese e merlot.