Biondi Santi - Tenuta Greppo

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BIONDI SANTI  - TENUTA GREPPO

LOCALITA': VILLA GREPPO 183 – MONTALCINO (SIENA)
PROPRIETARIO: JACOPO BIONDI SANTI
ENOLOGO: JACOPO BIONDI SANTI
AGRONOMO: JACOPO BIONDI SANTI
PRODUZIONE ANNUA: CIRCA 80,000 BOTTILGIE
ETTARI VITATI: 25

L'AZIENDA

La famiglia Biondi Santi e la Tenuta Greppo fanno tutt’uno con la storia vitivinicola di Montalcino. Fu, infatti, Ferruccio che sul finire dell’Ottocento selezionò il clone di sangiovese con il quale avrebbe letteralmente inventato il Brunello di Montalcino. L’azienda agraria si sviluppa oggi sui 47 ettari di terreno del Greppo e sui 105 dei Pieri; tra questi, 25 ettari sono vitati e dedicati al sangiovese grosso, con alcuni impianti che risalgono addirittura al 1930. Il prestigio della tenuta è universalmente riconosciuto in tutto il mondo dagli appassionati, così come la proverbiale longevità dei suoi vini. A riprova di tale dote, fin dal 1927 la cantina effettua la “Ricolmatura” delle proprie vecchie bottles (che spesso hanno sulle spalle diverse decine di anni!) con vino della stessa annata, un’operazione esclusiva e preziosa dapprima riservata alle sole bottiglia di Riserva di proprietà aziendale e, dal 1990, estesa anche a quelle dei clienti che ne facciano richiesta. La “Ricolmatura” è necessaria poiché, a causa degli invecchiamenti molto prolungati, il tappo di sughero perde elasticità e coesione e non aderisce più perfettamente al vetro; così la bottiglia pian piano si scolma ed è quindi necessario riportare il vino al livello ideale e sostituire il tappo. Tra le bottles giacenti nella cantina aziendale e, dunque, conservate in maniera ottimale, mai ne sono state ritrovate con vini difettosi, mentre delle circa 3,000 bottles dei clienti portate alla colmatura dal 1990 ad oggi solo 353 sono state trovate difettose e, pertanto, declassate.

LE PERSONE

Sono numerosi gli esponenti della famiglia Biondi Santi che hanno rivestito un ruolo fondamentale nella storia del Brunello.
Possiamo iniziare da Clemente Santi (1795-1885), che dedicò gran parte della sua attività all’agricoltura, in particolare al Greppo, azienda agricola di proprietà della madre Petronilla Canali. Le sue conoscenze di chimica e di scienza lo aiutarono negli ultimi anni della sua vita ad innalzare le sue tecniche enologiche a livelli invidiabili, portandolo ad individuare pratiche di travaso e di invecchiamento in legno decisamente avanzate rispetto a quelle in uso all’epoca.
La figlia di Clemente, Caterina, sposò il medico fiorentino Jacopo Biondi. Il loro figlio Ferruccio, che unì nel suo cognome quelli del padre e della madre, ereditò dal nonno materno la passione per i vini ed i vitigni; si dedicò con competenza al Greppo e sul finire dell’Ottocento, dopo che l’oidio, quindi la fillossera e poi ancora la peronospora avevano fatto scempio delle vigne europee, iniziò una metodica selezione massale del sangiovese, finendo per reimpiantare completamente tutti i suoi vigneti innestandoli su barbatelle selvatiche con gemme prese dalle piante madri individuate al Greppo: fu da quelle viti che nacque il Brunello, del quale Ferruccio venne riconosciuto ufficialmente come “inventore” nel 1932 da una Commissione Interministeriale che studiò il territorio del Chianti e di Montalcino.
Tancredi Biondi Santi, figlio di Ferruccio e nato nel 1893, apprese dal padre i segreti delle vigne e delle cantine del Greppo prima ancora di studiare enologia a Conegliano Veneto e di laurearsi in Agronomia all’Università di Pisa. A partire dagli anni Venti del Novecento elevò ancor più il Brunello a livelli di classe e di prestigio, divenendo di fatto l’ambasciatore di Montalcino e dei suoi vini. Anche altre aziende vinicole richiesero la sua consulenza da un capo all’altro della Penisola: dal vino Lugana al Chianti nel Senese, al mitico Fiorano del principe romano Boncompagni Ludovisi al Cirò di Calabria.
La storia più recente di Montalcino e del suo Brunello è incarnata da Franco Biondi Santi (1922-2013), figlio di Tancredi che dopo la laurea in Scienze Agrarie all’Università di Perugia prese in mano le redini della tenuta guidandola a lungo e con eccezionale perizia. Si deve a Franco l’ampliamento della superficie vitata del Greppo dagli originari 4 ettari agli attuali 25, sempre coltivati con severe pratiche agronomiche per poi trasformarne le uve in cantina attraverso tecniche tradizionali. Erede di una fertile tradizione, è stato Franco a condurre il Brunello Biondi Santi attraverso le moderne e spesso confuse vicende del vino italiano, mantenendosi fedele ad un’impostazione stilistica rigorosa che ha reso i suoi vini delle autentiche leggende.
Dopo la scomparsa di Franco, il futuro del Greppo è rappresentato oggi dal figlio Jacopo che, fermamente convinto della tipicità del Brunello del Greppo, ne continua con dinamico slancio la storia ed il prestigio.

LA FILOSOFIA

Nei vigneti della Tenuta Greppo la vendemmia, completamente manuale, di norma inizia a metà settembre, con selezione accuratissima delle uve così da destinare alla produzione del Brunello solo la prima scelta, proveniente dalle vigne di almeno 10 anni di età per il tipo “annata” e di oltre 25 anni per la Riserva. La seconda scelta viene, invece, destinata a vino da tavola venduto sfuso. Vengono, naturalmente, vinificate solo uve di produzione aziendale e non vengono mai comprati né mosti né vini di altre aziende.
Nel tempo la cantina del Greppo non ha subito sconvolgenti mutamenti tecnologici, salvo l’introduzione di più che necessarie apparecchiature moderne. L’uva diraspata, dopo la pigiatura fermenta nelle grandi vasche di cemento e nei tini a temperatura controllata; durante la fermentazione tumultuosa vengono eseguiti due rimontaggi giornalieri, bagnando a mano il cappello di vinaccia; il vino nuovo passa, quindi, nelle botti di rovere di Slavonia per l’opportuno periodo di maturazione.

IL TERRITORIO

La Tenuta Greppo è indicata da sempre nelle mappe catastali di Montalcino e si estende su un sistema collinare ad un’altitudine di 250-500 metri s.l.m., affacciato a sud-est di Montalcino. Per la coltivazione del sangiovese vengono scartati tutti i terreni troppo fertili, preferendo quelli galestrosi con esposizione sud, sud-est, est, nord-est e nord; i suoli della tenuta risultano in particolare magri e molto ricchi di scheletro. Il clima, tendenzialmente secco durante la coltivazione delle uve, segna una forte escursione tra le temperature diurne e quelle notturne, accentuata nei mesi di settembre e ottobre, ovvero in prossimità della vendemmia, il che consente ai vitigni di esprimere in pieno tutti i loro profumi ed aromi. Le variate esposizioni dei vigneti e l’insieme delle loro caratteristiche pedologiche e climatiche consentono in definitiva la produzione di vini rossi molto complessi e longevi.

I PRODOTTI

  • Brunello di Montalcino: Vendita Online Brunello di Montalcino Biondi Santi

    Brunello di Montalcino

    Il Brunello di Montalcino “annata” di Biondi Santi viene prodotto con il sangiovese coltivato in vigneti più giovani rispetto alla prestigiosa Riserva, ma non ha nulla da invidiarle quanto a carattere, finezza e nobiltà. Figlio di uno stesso stile e della medesima impostazione, si offre in una veste di color rosso rubino non eccessivamente carico, ha profumi compositi e variegati, con speziatura viva e a tratti piccante che stimola un frutto di grande freschezza e fragranza; al sorso l’acidità schiettissima ed immediata dona succosità alla sensazione fruttata e si lega ai tannini robusti e vigorosi delineando una personalità netta ed austera, capace di evolvere positivamente per lunghi anni. Si abbina a piatti ricchi e strutturati, carni rosse, selvaggina e cacciagione, formaggi saporiti.

     120,00
  • Brunello di Montalcino: Vendita Online Brunello di Montalcino Biondi Santi

    brunello di montalcino riserva

    Un vino che rappresenta la storia vinicola ilcinese, autentico paradigma del Brunello di Montalcino, il campione con il quale tutti i vini della Denominazione devono necessariamente misurarsi; ma la Riserva di Biondi Santi sa sempre distinguersi con la sua personalità unica ed inconfondibile. Di colore rubino brillante, che col tempo vira su caldi riflessi granata, profuma di cuoio e sottobosco, rosa e violetta, ciliegia e grafite, un bouquet complesso e variegato che ritorna sul palato accompagnato da una tannicità fitta e rigorosa, da un’acidità fiera e schietta. Un Brunello concepito per un’evoluzione calibrata su un lunghissimo orizzonte temporale che, se da giovane può spiazzare per la severa austerità, col passare degli anni dimostra in modo sempre più inequivocabile quanto grande possa essere il Sangiovese nel terroir di Montalcino. Si abbina a tutti i piatti nobili di carne, selvaggina e cacciagione.
     275,00 3.520,00
  • rosso di montalcino

    Prodotto con il sangiovese delle vigne più giovani della Tenuta Greppo, ha colore rubino brillante e freschi profumi di rosa e ciliegia stimolati da una spigliata speziatura; sul palato l’acidità regala fragranza al frutto insieme ad una tannicità dinamica e briosa. Vino preciso, rigoroso, schietto e aristocratico, in perfetto stile Biondi Santi. Si accompagna a piatti di media struttura, pici al sugo di carne, risotti, pollame, carne di maiale.
     60,00
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