Santa Lucia

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SANTA LUCIA

LOCALITÀ: STRADA COMUNALE SAN VITTORE 1 – CORATO (BARI)
PROPRIETARI: GIUSEPPE E ROBERTO PERRONE CAPANO
ENOLOGO: PAOLO CACIORGNA E LUIGI CANTATORE
AGRONOMO: ALFREDO TOCCHINI
PRODUZIONE ANNUA: CIRCA 50.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 11

L’AZIENDA

Santa Lucia è un’azienda familiare che vanta continuità almeno dal XVII secolo. Le origini risalgono, infatti, al 1628, come testimoniato da documenti che nominano un “Marc’Antonio Perrone [che] aveva ducati annui fiscali 60 di rendita sopra Quarati [l’odierna Corato]”. La più antica pianta della cantina risale al 1822, mentre il primo rilievo topografico dei vigneti reca la data del 1849. Gli odierni discendenti dei Perrone Capano, famiglia di illuminati giuristi tranesi, continuano questa lunga tradizione agricola, olivicola e vitivinicola, orientando la propria attività sulla produzione di importanti vini rossi monovarietali in purezza.

LE PERSONE

L’imbottigliamento dei vini della tenuta è iniziato negli anni Settanta con Giuseppe Perrone Capano. A lui si devono le grandi innovazioni in vigna e cantina che hanno permesso di superare l’antica impostazione aziendale, votata alla produzione di vini sfusi da vendere oltre confine. Il figlio Roberto, attuale proprietario, si definisce per contro un “conservatore”, poiché ha scelto con caparbietà di rispolverare e rivalorizzare gli antichi vitigni locali puntando sulla loro vinificazione in purezza, ma promuovendo al contempo il confronto tecnico con personalità di spicco del settore viticolo ed enologico. Per questo in vigna si opera con la consulenza dell’agronomo Alfredo Tocchini, mentre in cantina all’esperienza quasi trentennale di Luigi Cantatore, storico enologo dell’azienda, si affiancano l’estro e la competenza di Paolo Caciorgna. Roberto Perrone Capano suddivide i propri impegni tra la tenuta di Corato e l’attività di commercialista a Napoli. Per questo la conduzione agricola e di cantina è curata da Antonio Zitoli, che vive con la sua famiglia in azienda dal 1985.

LA FILOSOFIA

L’impostazione aziendale consiste nella produzione di “vini artigianali”, con estrema cura dei particolari: selezione massale dei cloni autoctoni, rigorosa gestione del verde, densità media di 5.500 piante/ha, cantina storica ma tecnicamente aggiornata con l’obiettivo di realizzare vini che siano fedeli e sinceri ambasciatori del loro territorio. Il moderato utilizzo delle barriques e l’abolizione della pratiche di stabilizzazione e filtrazione permettono di preservare il lato migliore dell’approccio artigiano, dando origine a vini ben strutturati, dal gusto fruttato, tannico e dalla personalità originale e ben riconoscibile.

IL TERRITORIO

Le Murge sono un vasto altopiano che si estende nella Puglia centrale, tra il corso dell’Ofanto a nord e la “soglia messapica” a sud. Il nome deriva dal termine latino “murex”, ovvero “roccia aguzza”, che ben richiama le caratteristiche di questo territorio, autentica spina dorsale della regione pugliese. Santa Lucia si trova nel cuore delle Murge Baresi, dove i suoli, antichi fondali marini, sono prevalentemente di natura calcarea, derivante dalla sedimentazione e solidificazione di fossili e conchiglie. Da tale costituzione originano i colori aranciato e bianco dei terreni e delle rocce locali.

I PRODOTTI

  • gazza ladra fiano puglia

    Di colore giallo paglierino intenso, profuma di frutta bianca e agrumi maturi, ingentiliti da un delicato vezzo di biancospino; il gusto è secco, strutturato, sostenuto da una persistenza aromatica che si allunga in una fresca scia di sapida salinità. Si abbina perfettamente con i piatti della cucina mediterranea, in particolare frutti di mare crudi, calamari, seppie, mitili, polpo e pesce in genere, cotti in bianco, al forno o anche solo lievemente “colorati”.
     9,00
  • gazza nera negroamaro puglia

    Di colore rosso granata, ai consueti profumi di frutti rossi maturi accompagna sensazioni speziate, vagamente floreali e ammandorlate; sul palato dimostra beva assai piacevole, grazie ad una struttura agile rinfrescata dall’acidità e stimolata da tannini morbidi e da un tocco vagamente selvatico. Si accompagna a minestre con legumi, piatti di carni bianche, salumi non piccanti, formaggi freschi o poco stagionati.
     13,00
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