Ricci Curbastro

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RICCI CURBASTRO

LOCALITÀ: VIA ADRO, 37 – CAPRIOLO (BRESCIA)
PROPRIETARIO: FAMIGLIA RICCI CURBASTRO
ENOLOGO: ANDREA RUDELLI, RICCARDO RICCI CURBASTRO, ANNALISA MASSETTI
AGRONOMO: MARCO FRANCOLINI
PRODUZIONE ANNUA:  CIRCA 200.000 BOTTIGLIE
ETTARI VITATI: 26

L’AZIENDA

I Ricci Curbastro sono una nobile famiglia di origine fiorentina. Cacciati da Firenze nel XIII secolo, all’epoca delle contese tra Guelfi e Ghibellini, ripararono a Lugo di Romagna, dove iniziarono la lunga tradizione agricola che continua tuttora. Il nome Curbastro deriverebbe dalla quercia, quercus in latino, albero che campeggia infatti nello stemma di famiglia. Accanto alle aziende di Lugo di Romagna e di Rontana di Brisighella, entrambe in provincia di Ravenna, i Ricci Curbastro gestiscono anche una prestigiosa azienda in Franciacorta, con sede a Capriolo. La cantina franciacortina è ospitata nel secolare parco di Villa Evelina, ottocentesca dimora familiare. Nei rustici dell’azienda trova, inoltre, ospitalità il Museo Agricolo e del Vino, frutto della più che trentennale attività di ricerca di Gualberto Ricci Curbastro – appassionato collezionista – e realtà unica in Franciacorta, che conserva migliaia di oggetti testimoni del duro lavoro agricolo d’altri tempi.

LE PERSONE

Fondatore della moderna azienda fu Gualberto (1932-2013), figlio di Riccardo Ricci Curbastro, colonnello presso il III Reggimento Granatieri di Sicilia, e di Evelina Lantieri de’ Paratico. Laureato in Giurisprudenza, rivestì importanti incarichi dirigenziali in Alitalia che lo hanno portato a viaggiare in ogni angolo del mondo. Non ha mai perso, però, il fascino del richiamo alla terra, tanto che nel 1967 figura tra gli undici produttori che diedero vita alla Denominazione Franciacorta. Dal 1969, abbandonando ogni altra attività, incominciò ad occuparsi a tempo pieno delle aziende di famiglia in Romagna, terra dei Ricci Curbastro, e in Franciacorta, terra dei Lantieri de’ Paratico. Il figlio Riccardo iniziò ad affiancarlo nell’attività imprenditoriale agricola dal 1978. Classe 1959, agronomo ed enologo, Riccardo riveste i ruoli di amministratore e responsabile del marketing e della produzione delle aziende di famiglia. Ha assunto anche numerosi incarichi istituzionali presso associazioni di categoria, consorzi, enti di certificazione e accademie scientifiche. Ornitologo e fotografo naturalista per passione, ha collaborato a ricerche sul campo e alla realizzazione di alcuni progetti del WWF Italia; numerose sue fotografie sono state, inoltre, pubblicate sulle principali riviste italiane.

LA FILOSOFIA

Accanto al costante impegno nel mantenere ed elevare l’eccellenza dei propri vini, Ricci Curbastro è particolarmente attenta alle problematiche legate alla tutela ambientale. Ciò si manifesta non solo in un sensibile approccio nel rapporto tra vigna-uomo-natura, attraverso una gestione dei vigneti condotta seguendo le linee dell’agricoltura sostenibile, ma anche in numerosi accorgimenti messi in pratica in diversi settori dell’organizzazione aziendale. La cantina, per esempio, è alimentata con l’energia prodotta da un capace impianto fotovoltaico che la rende pressoché indipendente, mentre l’illuminazione dell’intera struttura è fornita da lampade a tecnologia LED, che consentono un abbattimento dei consumi assai considerevole. Su tutti i punti doccia dell’azienda e dell’annesso agriturismo sono stati, inoltre, installati economizzatori idrici studiati per miscelare l’acqua con particelle d’aria, che permettono di risparmiare fino al 50% dell’acqua e dell’energia utilizzata per riscaldarla. Da lungo tempo, poi, la cantina pratica la raccolta differenziata di carta, cartone, vetro, plastica, ferro, alluminio e sughero, quest’ultimo riutilizzato per la produzione di pannelli coibentanti. Da alcuni anni, infine, l’azienda Ricci Curbastro realizza il calcolo della propria impronta carbonica, un metodo di autocontrollo che monitora le emissioni di gas serra derivanti da tutta la filiera produttiva e fornisce le conseguenti indicazioni per rendere la produzione sempre più ecologica e sostenibile.

IL TERRITORIO

Il territorio della Franciacorta, in provincia di Brescia, è delimitato ad est dalle ultime propaggini rocciose e moreniche delle Alpi, a ovest dal fiume Oglio, a nord dalle sponde del Lago d’Iseo e a sud dall’alta Pianura Padana. Si ritiene che il suo nome derivi dal latino “curtes francae”, le comunità di monaci cluniacensi che, in cambio dell’esenzione dal pagamento delle tasse, si occuparono nel Medioevo della bonifica e della messa a coltura delle campagne locali. A partire dalla fine degli anni Cinquanta, grazie all’intuizione di alcuni imprenditori locali, la Franciacorta è divenuta uno dei principali comprensori viticoli italiani, specializzato nella produzione di prestigiosi Metodo Classico. Ricci Curbastro fu tra i pionieri di questa rivoluzione; membro del Consorzio di Tutela fin dalla sua fondazione, gestisce oggi circa 30 ettari di vigneti coltivati secondo i rigorosi indirizzi della moderna viticoltura.

I PRODOTTI

  • Franciacorta Satèn Brut Millesimato Museum Release, Ricci Curbastro

    franciacorta satèn brut millesimato museum release

    Ricci Curbastro riserva ai propri appassionati consumatori alcuni Franciacorta che giungono alla sboccatura dopo un periodo di maturazione sui lieviti dai 6 agli 8 anni e vengono commercializzati con il marchio Museum Release, o MR, un nome che identifica e dona maggiore visibilità a queste speciali partite. Il marchio racchiude due caratteristiche dell’azienda: la capacità dei suoi Franciacorta di attraversare il tempo mantenendo le loro doti di fresca sapidità e la presenza presso la cantina di un Museo Agricolo, fortemente voluto da Gualberto Ricci Curbastro. Il Franciacorta Satèn Brut Museum Release, tipologia esclusiva della Denominazione caratterizzata da una minor sovrapressione, si presenta con colore giallo paglierino lucente e freschi profumi di agrumi, ananas, fiori bianchi e vaniglia; al sorso rivela freschezza e sapidità, che animano le dolci note fruttate e speziate insieme a un lieve e fragrante tocco vegetale. Ottimo a tutto pasto, dà il meglio di sé con i piatti a base di pesce.
     27,50 29,00
  • Pinot Nero sebino IGT

    pinot nero sebino

    Nonostante il pinot nero sia coltivato ormai in diverse aree del mondo, rimane comunque un vitigno difficile da coltivare e da vinificare, poiché esige condizioni pedoclimatiche particolarmente restrittive; per questo resta il sogno proibito di molti vignaioli. Per impiantarlo Ricci Curbastro ha trovato un’area di ottima vocazione, dove l’esposizione verso la vallata del fiume Oglio e i venti freschi che scendono dalla Valle Camonica garantiscono una sensibile escursione termica tra giorno e notte, ideale per la maturazione di questa complicata uva. Ne nasce un vino dal colore rosso rubino con sfumature granata, che profuma di frutti di bosco maturi, spezie e tabacco con qualche accenno tostato e balsamico; al sorso rivela un corpo pieno, con ottima acidità e tannini fini, ben levigati e risolti che guidano verso un finale persistente e di nuovo lievemente balsamico. Da gustare con risotti, carni saporite, selvaggina di pelo e formaggio stagionato.
     17,00
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